Una serata di pioggia, direi... anzi, giorni di diluvi, per la verità. Costretta a casa con una simpaticamente debilitante bronchite arcitrascurata, non mi resta molto da fare oltre che guardar scendere acqua, tanta acqua dal cielo. Sono i giorni di Giove Pluvio, si sa, ci avevano avvertito, o forse saranno quelli di Noè, se ancor si continuerà così a lungo.
Ho cambiato il look al blog. Per essere precisa, ho cambiato modello 11 volte nel giro di un'ora. Dovrei rifarmelo io, di sana pianta, lo so fare ed un tempo era il mio lavoro. Ma stasera non mi va. Osservo i preconfezionati e ne provo uno al minuto, come si farebbe in un negozio d'abbigliamento di un grande centro commerciale. Curioso, io, nonostante membro accertato dell'universo femminile, non amo andar per shopping e tantomeno amo il "provar abiti". Caso strano, il mio.
Strano quasi come non essermi accorta che il mio scrivere sarebbe potuto arrivare a destinazione. Quando scrivo, non penso mai che mi si possa leggere. E allora perché scrivo, qualcuno se lo chiederà. Scrivo per spurgarmi dai pensieri in eccesso, e per aver di nuovo la sensazione che esisto al di fuori del mio Io.
Semplice, ma geniale.
Ho cambiato il look al blog. Per essere precisa, ho cambiato modello 11 volte nel giro di un'ora. Dovrei rifarmelo io, di sana pianta, lo so fare ed un tempo era il mio lavoro. Ma stasera non mi va. Osservo i preconfezionati e ne provo uno al minuto, come si farebbe in un negozio d'abbigliamento di un grande centro commerciale. Curioso, io, nonostante membro accertato dell'universo femminile, non amo andar per shopping e tantomeno amo il "provar abiti". Caso strano, il mio.
Strano quasi come non essermi accorta che il mio scrivere sarebbe potuto arrivare a destinazione. Quando scrivo, non penso mai che mi si possa leggere. E allora perché scrivo, qualcuno se lo chiederà. Scrivo per spurgarmi dai pensieri in eccesso, e per aver di nuovo la sensazione che esisto al di fuori del mio Io.
Semplice, ma geniale.