lunedì, maggio 29, 2006

Fastidi

In questi giorni non sopporto la gente. Anzi, per essere precisa, non reggo la stupidità umana. La stupidità è applicabile solo agli umani, perché, sinceramente, non ho mai incontrato animali stupidi. Mi pare una contraddizione in termini. Cmq, il busillis è altro. Sono infastidita dal piglio sicuro che la stupidità pura dimostra, esibisce, ci sbatte in faccia quotidianamente. Sicuramente, non conoscendomi, mi si interpreterebbe come snob. E forse un po' snob lo sono. Non sul lavoro. Non sarebbe professionale. Ma, nel privato, mi concedo d'essere selettiva, un lusso che, lo ammetto, mi sto concendendo da molto poco. Forse avrei dovuto cominciare prima... mi frega la curiosità verso l'umano. Sono convinta che chiunque abbia qualcosa da offrirmi, ed io stessa d'avere qualcosa da offrire agli altri...A volte il contatto c'è, a volte no... le ragioni? tante, infinite. Ma sto divangando. Da qualche giorno coltivo alcune nuove conoscenze, molto diverse tra loro. Hanno destato un certo interesse in me, per restar sul vago, interesse che va oltre la mera curiosità. Come mio solito, mi esalto. E poi... l'entusiamo scema. Non so perché, a parte il caso estremo (quello che spiega il mio incipit), forse sono io, forse sono loro, forse sono le aspettative. Vado a letto. Ci penserò. Mi auguro che il sonno porti via questo fastidio... e la supponente stupidità di chi mi ha offeso stasera.

mercoledì, maggio 17, 2006

Un ritorno...


Causa un pazzesco attacco allergico, oggi sono a casa. Nessuna corsa pazza in auto da una parte all'altra della capitale, nessuna fila infinita di clienti con bisogni e domande che nemmeno essi stessi riescono a spiegarsi. Niente di niente. Solo una serie di starnuti e il silenzio e la pace della casa... pace? silenzio? i mici hanno pisolato fino a che il sole non ha smesso di scaldare il giardino, poi hanno cominciato a fare i diavoli per casa. Uff... creature adorabili, non ci sono dubbi, anche se poi cercano di usare cavi come liane, ripiani di scaffali come appigli, caminetti come camminamenti di ronda, etc etc... ho goduto dell'adsl ritrovata. Ho imperversato su raiclick (e forse non si dovrebbe dire), ho scritto qualche mails (ma non troppe... mi sento in ascolto, più che in fase esplicativa), ho sonoramente poltrito in compagnia del mio fido raffreddore allergico e della conseguente tosse.
E così mi sono ricordata d'avere un blog, poco visto, poco vissuto, direi dimenticato. Mi sono ricordata solo per via di Lucky. Curioso?
Mancanza di tempo e vita frenetica mi impediscono di starci dietro come vorrei. Mi impediscono di fare qualsiasi altra cosa oltre lavorare. Questo potrebbe essere un qualcosa su cui riflettere.
Attorno a me la gente si agita per vivere, ed io mi concentro a sopravvivere.
La gente si sposa, la gente fa figli, la gente si sistema. Io mi costruisco giorno per giorno.
Ho sempre più acuta in me la sensazione di essere "diversa", profondamente ed indelebilmente.
In cosa consista, non saprei. So soltanto che passano gli anni, ma continuo a sentirmi sempre più giovane...

Lassù, da qualche parte